Categoria: Simboli Giapponesi

Wobbaz
Aggiornata il
24 September 2023

Simboli Giapponesi

L’arte del tatuaggio giapponese ha una storia antica, infatti i tatuaggi tradizionali sono citati in uno dei testi più antichi del Giappone, il Nion Shoki. La storia dei tatuaggi tradizionali giapponesi si intreccia con l’arte.

Le figure, i fiori, gli ideogrammi hanno un significato preciso e rappresentano le qualità desiderate o ritenute possedute da chi li porta.

In Giappone sono due le parole usate per riferirsi al tatuaggio: una è Irezumi, l’altra è Horimono. Irezumi si riferiva al tatuaggio praticato come una sorta di marchio come punizione per i criminali, mentre horimono racconta la cultura, la storia, la religione e il folklore giapponese. Questo tatuaggio raffigura un messaggio ermetico basato su di un codice che ha le sue radici nel passato e nella tradizione. Irezumi (“ireru” inserire – “sumi” inchiostro) o Horimono (“horu” inscrivere, incidere – “mono” qualcosa) .

Simboli Giapponesi Significato del Tatuaggio
I due termini danno un’accezione differente al tattoo in base alla classe sociale, al significato e allo stile di vita, ma entrambi esistono con scopi decorativi e spirituali.

Simboli Floreali

  • La Peonia (botan) è un fiore che nell’arte del tatuaggio possiede una duplice valenza: è simbolo di bellezza ma compare anche fra le carte del popolare gioco di hana fuda. Per questo divenne un simbolo che si facevano tatuare i giocatori d’azzardo dell’epoca di Edo. Per saperne di più sulla visita la pagina peonia.
  • Il Crisantemo (kiku) oltre ad essere il simbolo (il fiore a sedici petali) della Famiglia Imperiale significa la lunga vita, la risolutezza e la determinazione.Per saperne di più sulla visita la pagina crisantemo.
  • L’Acero (momiji), spesso usato come elemento decorativo degli sfondi, ricorda la malinconia dell’autunno e della vita che volge alla fine.
  • I Fiori di Ciliegio (sakura) simboleggiano l’effimero e l’impermanenza. La loro fioritura dura pochissimo e poi vengono dispersi dal vento.Per saperne di più sulla visita la pagina fiori di ciliegio.

Animali

  • La Carpa (koi) è ricordata per la sua abilità di risalire, con forza e tenacia, le cascate. Simboleggia così il coraggio e il superare le avversità. Secondo una antica leggenda una volta superate le rapide la carpa si trasforma in dragone (tatsu) che simboleggia invece l’energia, la forza generativa, l’elemento acqueo. Per questo era uno dei simboli più amati dai pompieri di Edo.
  • La Tigre (tora) è associata all’autunno, alla notte e all’elemento terra.

Ideogrammi

  • Negli Horimono compare un vasto repertorio di frasi ed invocazioni rituali buddhiste scritte in ideogrammi (kanji) oppure nel sillabario siddham (in giapponese: bonji) cioè in sanscrito. Si riteneva che questi tatuaggi avessero il potere di proteggere le persone dagli spiriti maligni.

Simboli religiosi

  • Molto diffusi sono i due Nio (o Deva) protettori degli insegnamenti buddhisti. Rappresentati come personaggio muscolosi e forti.
  • Un’altra divinità assai amata e rappresentata è Kannon Bosatsu che incarna la compassione. Spesso nei tatuaggi appare nella forma di Nyoirin Kannon con la gemma che esaudisce i desideri. E’ raffigurata seduta nella posizione del loto ed è raffigurata nell’atto di toccarsi una guancia con la mano destra e la caviglia destra con la mano sinistra. Oppure ha sei braccia nella forma del Buddhismo esoterico Shingon: le tre mani destre sono sulla guancia, con un rosario di cristallo, e con la gemma Cintamani davanti al cuore. Le tre mani di sinistra sono invece appoggiate sul trono all’altezza dell’anca, con una loto ed una ruota.
  • Abbastanza diffuse sono anche le immagini del Buddha assiso su un trono di loto e quella del Buddha del futuro raffigurato a torso nudo, incoronato, seduto su di un alto sedile, con il piede sinistro posato sopra un loto, la gamba destra ripiegata e la caviglia destra appoggiata sul ginocchio sinistro. Con la mano destra si sfiora la guancia, mentre la sinistra è poggiata sulla caviglia destra.
  • Assai popolari sono anche le raffigurazioni di Fujin e di Raijin, il dio del vento e del tuono. Il primo è tradizionalmente rappresentato con la testa di demone, le corna, una pelle di leopardo svolazzante e gli artigli alle zampe. In un sacco tiene il vento che può essere liberato e causare raffiche distruttive oppure anche essere liberato lentamente per allontanare le nuvole dal cielo e far tornare a splendere il sole. Anche Raijin ha l’aspetto di un demone ed è il padrone del tuono e della folgore che fa volteggiare sopra la testa.
  • Fra le divinità più amate dai maestri di Horimono compaiono anche i Myoo, provenienti dalla tradizione del Buddhismo esoterico. Queste entità possiedono un duplice aspetto: sono compassionevoli ma anche pronti a difendere con le armi la Legge del Buddha. Fra questi il più rappresentato in assoluto è Fudo Myoo, l’Irremovibile. Incarna l’immutabilità e dell’illuminazione ed è rappresentato con le zanne che gli spuntano dalla bocca; è circondato dalle fiamme e tiene una corda ed una spada (talvolta fiammeggiante) tra le mani. Alcune raffigurazioni hanno quattro volti, quattro braccia e quattro gambe. Non è un demone, nonostante l’aspetto, bensì è il protettore del Bene. Conosce il male ed è in grado di annientarlo.
  • Altre due divinità sono spesso rappresentate nei tatuaggi: Daikokuten e Benzaiten. Il primo (Daikokuten: Grande Dio nero) è una divinità apportatrice di prosperità e benessere. È una delle sette divinità benevolenti della tradizione giapponese ed è raffigurato di color nero e con espressione furiosa. Nella tradizione popolare giapponese Daikokuten è divenuto il protettore delle cucine e delle risaie. L’altra divinità Benzaiten è invece la dea che possiede le virtù della musica, della ricchezza, della saggezza e dell’eloquenza nella predicazione. È raffigurata con otto braccia e con arco e frecce, una spada, un’ascia e altre armi. Oppure ha solo due braccia e tiene un biwa, un liuto giapponese. Anche Benzaiten fa parte del gruppo dei sette Shichi Fukujin (i sette geni della felicità). Molte leggende giapponesi narrano che abbia ucciso un serpente a tre teste, altre un drago a cinque teste; per questo motivo è spesso rappresentata con serpenti e dragoni.

Maschera Hannya

  • La Maschera Hannya è un classico dei tatuaggi giapponesi e come la tradizione vuole, anche in questo caso ha preso spunto da racconti e leggende popolari. È rappresentata con una grande testa munita di corna, due occhi verdi che fissano chi la guarda. La bocca è aperta, pronta a divorare chi le si trova davanti. “Hannya” è una parola sanscrita che significa “saggezza”, “virtù” è il sentiero che porta verso l’illuminazione.
  • Simboli Giapponesi

Significato Tatuaggio Carpa Koi

La Carpa Koi, conosciuta anche come Carpa Cinese o anche Giapponese è un simbolo di perseveranza nella lotta contro e avversità, coraggio. Fama letteraria. Carpe Gemelle denotano l’unione di amanti. Secondo la leggenda Cinese una Koi che riesce a nuotare sino alle sorgenti del Fiume Giallo...

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